Udienza conclusa, sentenze in autunno

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"El Negro"
view post Posted on 6/7/2011, 08:41




Si è conclusa presso il Tribunale di Napoli l'udienza odierna del processo Calciopoli. Stabiliti gli interventi delle prossime due udienze: martedì sarà la volta degli avvocati difensori dei fratelli Della Valle, quindi l'attesa arringa dell'avvocato Gallinelli difensore dell'ex arbitro De Santis

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UDIENZA CONCLUSA - Si è conclusa l'udienza odierna del processo Calciopoli in corso di svolgimento presso il Tribunale di Napoli. L'udienza è dunque andata regolarmente in scena, visto che era stata rigettata la richiesta di ricusazione nei confronti del Giudice Teresa Casoria.

I PROTAGONISTI - Oltre ad una dichiarazione spontanea dell'ex guardalinee Claudio Puglisi, hanno svolto la loro arringa difensiva l'avvocato Giampiero Pirolo, rappresentante dell'ex arbitro Antonio Dattilo, l'avvocato Claudio Misiani per il giornalista Rai Ignazio Scardina, l'avvocato Carlo Morace difensore del presidente della Reggina Pasquale Foti, l'avvocato Edda Gandossi in rappresentanza di Leonardo Meani ed infine Giovanni Di Valentino, legale dell'ex guardalinee Puglisi.

A SETTEMBRE LE ARRINGHE FINALI - Stabiliti anche gli interventi delle prossime due udienze: martedì prossimo sarà la volta degli avvocati Picca e Furgiuele difensori dei fratelli Della Valle, quindi l'attesa arringa dell'avvocato Gallinelli difensore dell'ex arbitro Massimo De Santis. Confermato, inoltre, lo slittamento a settembre delle arringhe finali e quindi anche della sentenza. "C'è poca gente oggi, si vede che le attenzioni sono rivolte a quanto succede a Roma", è stato il sarcastico commento a fine udienza di Luciano Moggi.

LA PAROLA A PUGLISI - "Non nego la mia simpatia per il Milan, come altri colleghi sono simpatizzanti per altre squadre, ma questo non pregiudica nulla", ha invece detto Claudio Puglisi. Per il quale il legale ha sollevato eccezioni in merito alla competenza territoriale e l'utilizzo delle intercettazioni, per poi precisare: "Il mio assistito è stato discriminato per le gare della Juve, e non è stato chiamato per partite del Milan per un anno e mezzo. Non era gradito".

UN AFFONDO VERSO LA RAI - Per il legale di Ignazio Scardina invece "dalla fase dibattimentale non sono emersi elementi di accusa, ma addirittura di innocenza", poi un affondo verso la Rai: "E' stata legittimata passiva nel processo di mobbing verso la Sanipoli a Roma. La Rai era datore di lavoro di colui che avrebbe fatto il mobbing alla Sanipoli, cioè Scardina. Ebbene in quella sede la Rai difende Scardina dicendo che non vi è stato mobbing e poi viene qui a dire il contrario e chiedere risarcimento".

"I COLLEGAMENTI VANNO DIMOSTRATI" - Pirolo, avvocato difensore di Dattilo, ha invece sottolineato che "non basta il possesso di una scheda telefonica per parlare di associazione, le conversazioni possono riguardare fino a prova contraria qualunque argomento. E poi si deve dimostrare il collegamento tra quello che si dice nelle telefonate e quello che poi avviene nel campo", mentre il legale di Foti ha evidenziato i torti subiti dalla Reggina, ricordando anche che De Santis "non era simpatico nè a Foti nè a Mazzarri (allora tecnico amaranto, ndr)".

"IL DOLO DEVE ESSERE PROVATO" - Anche il legale di Meani (Edda Gandossi), così come quello di Puglisi, ha sollevato dubbi sull'utilizzo delle intercettazioni per poi puntualizzare che il rapporto del suo assistito con gli arbitri era di tipo amicale e chiudere così: "Il dolo deve essere provato e motivato e ritengo che in questa istruttoria non vi siano stati elementi per ritenerlo. Anzi vi sono molti passaggi in cui è chiaro che l'unica persona in buona fede è Meani". Tutti gli avvocati hanno chiesto l'assoluzione per i loro assistiti.

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