Per la quinta volta nelle ultime sei stagioni, la finale di Coppa Italia vedrà di fronte Roma e Inter. I nerazzurri cercano il primo tassello per realizzare il Triplete, i giallorossi puntano invece alla stelletta d'argento riservata a chi vince il trofeo per dieci volte
ANCORA LORO, SEMPRE LORO - Per la quinta volta nelle ultime sei stagioni, la finale di Coppa Italia vedrà di fronte Roma e Inter, nell'ennsimo atto di una sfida infinita che ha segnato la storia del calcio italiano nel primo decennio del terzo millennio. Il bilancio èper ora è in parità, con i due successi dell'Inter nelle stagioni 2005 e 2006 pareggiati dai giallorossi con le due vittorie nel 2007 e 2008.
MISURE DI SICUREZZA RAFFORZATE - E' ovviamente una vigIlia di polemiche, con gli strascichi dell'enneismo duello in campionato, e i veleni lasciati in eredità dal match dei nerazzurri con la Lazio, che hanno allungato la loro ombra su questa partita. Soprattutto a Trigoria hanno provato ad abbassare i toni nelle ultime ore, con le dichiarazioni di grande signorilità rilasciate in conferenza stampa da Ranieri (vedi primo link qui a fianco). Resta da vedere cosa ne pensano i tifosi della Roma, che di certo non amano l'Inter, e sono furibondi dopo lo spettacolo andato in scena domenica nel posticipo. Tanto che questa mattina il Casms ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza per la partita di domani: ci sarà più polizia, e verranno utilizzati almeno 600 steward per presidiare gli spalti dell'Olimpico.
ARBITRA RIZZOLI - Di certo non sarà una notte facile per Rizzoli, arbitro designato per il match, con Maggiani e Di Liberatore guardalinee, e Romeo quarto uomo. Se poi dovesse giocare Balotelli, visti i suoi trascorsi all'Olimpico, e i rapporti non proprio idilliaci con tifosi e giocatori avversari, il clima potrebbe essere davvero incandescente.
MOU PERDE SNEIJDER, PANDEV IN FORSE - Salvo sorprese però Mario non ci sarà, almeno non nell'11 iniziale. Anche se la vigilia ha regalato a Mourinho un nuovo guaio: dopo il forfait di Lucio, fermato da un affaticamento muscolare, l'Inter rischia di perdere anche Sneijder, vero uomo dei sogni nerazzurri. L'olandese non ha infatti partecipato all'odierno allenamento della squadra al Flaminio, limitandosi a una seduta di terapie per curare il solito problema al retto femorale sinistro. Visti i precedenti, l'ultimo dei quali settimana scorsa con il Barcellona, non è da escludere il solito recupero in extremis, che stavolta appare però davvero improbabile. Anche perché, triplete o non triplete, è inutile sottolineare quanto questa finale sia, per l'Inter, l'appuntamento meno importnate tra quelli in programma a Maggio. Difficile quindi che Mourinho decida di rischiare, anche perchè nel frattempo ha recuperato Pandev, pronto a fare il suo in una sorta di 4-1-4-1 simile a quello visto domenica con la Lazio: quindi con Maicon avanzato sulla destra, sulla stessa linea di Motta, Pandev ed Eto'o, con Milito riferimento avanzato. Alle loro spalle Cambiasso, mentre in difesa Cordoba sostituirà Lucio. Se il macedone invece non se la sentirà di rischiare, pronto Stankovic, uno che Mourinho vuole usare col contagocce in queste settimane, perché, vista la squalifica di Motta, servirà come il pane nella finale di Champions League.
RANIERI RECUPERA VUCINIC E PIZARRO - Solo buone notizie invece per Ranieri, che dovrebbe recuperare sia Vucinic che Pizarro, anche se il cileno oggi ha svolto lavoro differenziato ed è quindi ancora in dubbio. Dubbi che sembrano invece essere stati risolti in avanti, con Totti che partirà dal primo minuto, e Toni pronto a subentrare. Il principale dubbio di Ranieri è quello tra la fantasia di Menez e la corsa di Taddei, che garantisce qualcosa in più a livello di copertura, e appare al momento favorito. Dietro infine si rivede Mexes, che prende il posto dello squalificato Cassetti, con Burdisso che si sposta a destra. I giallorossi hanno una motivazione in più per non fallire l'appuntamento: non solo prendersi la rivincita sugli eterni rivali, e fermare sul nascere il loro sogno Triplete, ma anche puntare alla decima Coppa Italia, che vale il primato solitario nell'albo d'oro della competizione (al momento condiviso con la Juve) e la stelletta d'argento cucita sulle maglie, simbolo riservato appunto a chi conquista per dieci volte questo trofeo.
Guido Guenci - Eurosport
Non la sapevo questa della stelletta d'argento!
