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| Ecco cosa dice in merito Pedullà su tuttomercatoweb EDITORIALE TMW 24.03.2010 "Verrebbe voglia di rispondergli come il nostro amico ha fatto nei riguardi di Cassano, con la solita classe (?) ed eleganza (?). Sto parlando di Marcello Lippi, un uomo solo al comando della solita brutta storia: figli e figliastri. Parlando di don Antonio, Lippi ha detto: Cassano chi? Parlando del bel Marcello si potrebbe dire: Lippi chi? Come se non bastasse tutto il resto (recentemente ha detto "vergognatevi" ai tifosi di Parma, ha fatto le convocazioni dimenticando i criteri del campionato, la minima meritocrazia eccetera), adesso si è messo a puntare l'Inter. Che non ci fosse grossa simpatia, non avevamo dubbi. Ma che il Commissario Tecnico debba addirittura dire che l'Inter non è espressione del calcio italiano, è il massimo della volgarità. E' intervenuto anche il presidente Abete, ho detto tutto. E ultimamente Abete è intervenuto fin troppo volte, siamo davvero oltre i limiti. Lippi va a cena con Blanc (presidente della Juve, ingaggio da oltre due milioni), consiglia gli acquisti e parla come se fosse un allenatore a spasso. Decide di andare a far visita alle squadre e dove va? A Vinovo, a Milanello e a Castelvolturno? E nel ritiro del Palermo perché no? E in quello del Cagliari? E nel quartier generale della Sampdoria? E a Pegli? Ce la farà a completare il giro entro un paio di mesi? Dubito. Non contento, il signor Lippi sputa veleno nei riguardi dell'Inter, definendola non rappresentante del calcio italiano. Materazzi è nato in Venezuela, Santon in Danimarca, Toldom in Giamaica. Mr Moratten è un imprenditore finlandese. E anche se lo fosse l'Inter è l'Inter, marchio italiano doc. Dna garantito, ma non facciamo sorridere. La smetta Lippi di offendere, deve essere super partes: ho letto qualche editoriale sull'argomento, non gli editoriali che avrei voluto leggere, nel senso che qualche quotidiano se n'è lavato le mani, premio Ponzio Pilato alla carriera. Tiferemo Italia a squarciagola, spereremo nel bis del 2006, ma di questo Lippi non se ne può più. Una domanda per chiudere: ha pensato bene se è davvero il caso di convocare Cannavaro e Grosso dopo le ultime disavventure? E' una situazione che tutela la meritocrazia espressa dal campionato? La ritiene una cosa buona e giusta, perché non ne parliamo anziché infamare l'Inter, indirettamente il calcio italiano e anche quei club che non meritano una visita soltanto perché troppo distanti dalla residenza viareggina. Scusatemi, ho un vuoto di memoria: potete dirmi chi è l'attuale manager di Chiellini (giustamente) pilastro azzurro?"
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