Palermo, Cavani-Simplicio stendono il Parma: 2-1
Succede tutto nella ripresa al Barbera: i rosanero vanno in vantaggio con un gran colpo di testa di Cavani, contestano l'azione del pari degli emiliani, firmato Biabiany, per un duro fallo sul bomber uruguagio non rilevato, e poi trovano a due minuti dalla fine il colpo della vittoria con un destro del brasiliano, subentrato negli ultimi minuti a Bresciano. Lacrime per Guidolin all'ingresso in campo, nei 90' grandissima prova di Pastore
PALERMO, 6 febbraio - Il gol, poi le lacrime. Una giornata da ricordare per Fabio Simplicio, che al 43' della ripresa ha siglato la rete della vittoria del Palermo sul Parma per poi abbandonarsi ad un pianto liberatorio. Uno sfogo per il brasiliano, che a giugno farà le valigie ma che ha tenuto fede alle sue parole di dare il massimo fino alla fine del contratto per i rosanero, ora in quinta posizione con tre punti di vantaggio sulla Juventus e uno di ritardo sul Napoli. Lacrime anche per Guidolin: anche il tecnico del Parma si è lasciato andare all'emozione quando lo stadio gli ha riservato un'accoglienza da eroe, per i suoi anni sulla panchina rosanero. «Un'emozione fortissima, segnare il gol della vittoria contro la squadra che mi ha lanciato nel calcio». le parole del match winner a fine partita, raccolte da Sky.
CAVANI, POI BIABIANY. CHIUDE SIMPLICIO - Le emozioni arrivano tutte nella ripresa: al 17' punizione di Miccoli, Cavani taglia sul primo palo e spalle alla porta si inventa un colpo di testa che fredda Mirante. Dieci minuti dopo l'azione contestatissima dai padroni di casa: Pastore e Cavani duettano splendidamente al limite dell'area, un tackle durissimo stende l'uruguaiano ma l'arbitro lascia continuare e parte l'azione che porta al pareggio di Biabiany, il migliore dei suoi. Rossi a questo punto prova la carta Simplicio per Bresciano e il centrocampista lo ripaga con il piattone decisivo dal dischetto del rigore, su assist di Miccoli, a due minuti dalla fine.
PASTORE FENOMENO - Per i rosanero anche la consapevolezza di avere in squadra un talento puro, cristallino, un diamante di nome Javier Pastore: l'argentino ha regalato spettacolo per tutti i 90', esaltando i tifosi con progressioni palla al piede alla Kakà e dribbling da funambolo in mezzo agli atterriti e atterrati difensori avversari. Rossi non può far altro che regalargli la standing ovation e il tributo del Barbera, ad un minuto dalla fine, per festeggiare tra gli applausi la parabola ascendente della squadra che continua a sognare l'Europa.
Grande Palermo ma soprattutto super Pastore!
