Il numero uno del Palermo ha sollevato dall'incarico l'Uomo Ragno. Probabile che al suo posto arrivi l'ex allenatore della Lazio, Delio RossiQuanto sono lontani i giorni dell'entusiasmo, della conferenza stampa di inizio campionato e dei larghi sorrisi di circostanza al fianco di presidente Zamparini. In sei mesi è cambiato tutto.
Dopo il pareggio incolore al Barbera nel sentitissimo derby siciliano contro il Catania, Walter Zenga si lecca le ferite. Il presidente Zamparini questa mattina ha deciso di esonerarlo.
D'altronde la squadra non ha mai assecondato le sue idee e, se si eccettua la vittoriosa partita contro la Juventus, il "Palermo di Zenga" non si è mai visto. Il risultato è il 12simo posto in campionato: appena 17 i punti in 13 partite fin qui disputate, frutto di 4 sole vittorie e 5 pareggi. Un ruolino di marcia, questo, davvero impossibile da digerire per un presidente focoso come Zamparini.
Lo Zenga sfrontato che a inizio stagione "puntava allo scudetto" alza già bandiera bianca dopo neanche metà campionato. "Mi prendo una notte per pensare", aveva detto Zamparini a caldo dopo l'ennesima partita opaca di una stagione fin qui avara di soddisfazioni per i rosanero.
La riflessione ha portato alla decisione che tutti immaginavano. Forse anche Zenga, nonostante l'Uomo Ragno continuasse a ripetere di sentirsi al sicuro, era assolutamente conscio del fatto che l'avventura a Palermo si sarebbe chiusa presto. Ora i siciliani aspettano il nome del nuovo tecnico: le prime indiscrezioni, mentre la squadra per il momento è affidata all'allenatore in seconda, parlano di Delio Rossi. Anche se in lizza per una delle panchine più difficili di tutta la Serie A ci sono anche Beretta e Arrigoni.
Voi cosa ne pensate? Zamparini ha fatto bene a esonerare il tecnico oppure avrebbe dovuto concedere più tempo a Zenga?
Andrea Tabacco / Eurosport