Pallone d'Oro: non nascondiamoci dietro un dito (medio)

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mik777
view post Posted on 21/10/2009, 23:03




Bel commento, consiglio di leggerlo tutto

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E' una presa in giro: uno sberleffo. Da un paese, la Francia, che quando deve riconoscere la grandezza di un qualsiasi altro paese (e in particolare di noi italiani) lo fa tappandosi il naso. Al punto che viene da chiedersi se davvero il Pallone d'Oro con tutte le sue campagne di comunicazione, i suoi sponsor miliardari che spingono i propri testimonial calzati e griffati con il marchio giusto, l'algebrica scientificità con la quale vengono premiati solo i vincenti, rappresenti davvero l'eccellenza del calcio europeo.

Citare il più forte in assoluto è relativamente semplice: incolonnare i primi tre è già più complicato. E perdonatemi la citazione da Grande Fratello ma secondo me dimenticarsi dell'Italia ratificando trenta nomination, senza azzurri, è solo una presa per i fondelli.

Italia...? Non sei stata nominata: e il Pallone d'Oro per te finisce qui.

Fin qui l'attacco. Perché tra le trenta citazioni per quel Pallone d'Oro di nomi italiani ce ne sarebbero eccome: sicuramente Buffon... aggiungete voi gli altri. Ma se c'è Yaya Touré ci può stare anche Cassano; e se c'è Vidic ci dovrebbe essere spazio anche per De Rossi. C'è Ribery che non ha certo vissuto una stagione straordinaria né con il Bayern né con la Francia. Ma non c'è Totti. Se si ragiona sul valore assoluto di un giocatore, ma anche se si analizza il valore di ogni singolo giocatore nella sua stagione, tra quei trenta ci dovrebbe essere spazio almeno per un paio di giocatori italiani. Anche se...

Anche se di fronte ai francesi non possiamo nasconderci dietro un dito, magari il medio. Non è un bel momento per il calcio italiano: inteso come calcio prodotto da nostri giocatori nel nostro paese o anche fuori. L'Inter che domina il campionato è un prodotto multinazionale che solo in minima parte può essere considerato italiano; la nostra Nazionale procede su valori che in gran parte sono consolidati, e in qualche caso datati, per lasciare fuori dal club Italia giocatori magari più scomodi ma più attuali. Il caso di Cassano l'abbiamo analizzato moltissimo, ma si potrebbe parlare anche di Balotelli: se non va nemmeno ai mondiali dell'Under20 perché non convocarlo almeno contro Cipro nella nazionale maggiore? E poi si potrebbe parlare della nostra Nazionale Under, che per quanto bene abbia fatto eliminando la Spagna e arrivando fino ai quarti di finale del recente Mondiale, non si capisce perché fosse priva di tanti potenziali titolari, trattenuti a titolo cautelativo dai loro club, mentre in tutti gli altri paesi i giocatori più importanti delle squadre più rappresentative e potenti, c'erano.

Paradossi del calcio italiano; il paese dove l'esordio nel massimo campionato arriva più tardi per i talenti del calcio, e dove a 21 anni un calciatore che altrove sarebbe considerato un titolare da almeno due anni è una giovane promessa che deve ancora maturare.

Il calcio italiano non ha coraggio: non ne ha la nostra nazionale, ne hanno pochissimo i nostri club. Ma alla stessa maniera i nostri tifosi non hanno alcuna pazienza. Ed è comunque una situazione abbastanza generalizzata. Se guardiamo nel basket o in altri sport di club così come in quelli individuali la situazione non è molto diversa: per qualche isola temporaneamente felice (nuoto, ginnastica o la solita scherma per esempio), frutto di periodi di gestione tecnica fortunata e fruttuosa, ce ne sono altre in disarmo da anni (tennis).

Possiamo lamentarci: alzare il medio, dire che il Pallone d'Oro che ignora l'Italia è uno sberleffo, e non avremmo torto perché in effetti lo è. Ma non possiamo ignorare il fatto che la cultura sportiva nel nostro paese sia ferma a guerre di campanile, lobby di potere e faide politiche interne alle federazioni.

Siamo campioni sì, e da Pallone d'Oro: ma di corsa alla poltrona. Alcuni esponenti della nostra classe dirigente sportiva avranno ormai le piaghe da decubito. L'immobilismo con cui il nostro calcio campione del mondo viene rappresentato dall'assenza di nostri giocatori nella corsa ai maggiori riconoscimenti, rappresenta perfettamente la miliardaria assenza dei nostri club dai recenti palmares e una incapacità non indifferente dei nostri dirigenti, di club ma soprattutto istituzionali, nel chiedersi il perché, ponendo rimedio. Perché farlo fino a quando la poltrona resta rivettata al parquet?

Quanto ai trenta candidati al Pallone d'Oro eccoli, in ordine alfabetico: Arshavin, Benzema, Casillas, Cristiano Ronaldo, Diego, Drogba, Dzeko, Eto'o, Fabregas, Forlan, Gerrard, Giggs, Gourcuff, Henry, Ibrahimovic, Iniesta, Julio Cesar, Kakà, Lampard, Luis Fabiano, Maicon, Messi, Ribery, Rooney, Terry, Torres, Vidic, Villa, Xavi e Yaya Tourè.


di Stefano Benzi - Eurosport
 
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Dani333
view post Posted on 22/10/2009, 13:47




il solito grande articolo di Benzi...

ha proprio ragione, certo potevano mettere qualche italiano, ma il problema di fondo sta anche nella mancanza di fiducia di giovani... esempio lampante, tra i 30 c'è quel certo Gourcuff che in italia lo consideravano tutti un pippone
 
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IBRA G.S.
view post Posted on 22/10/2009, 15:04




CITAZIONE (Dani333 @ 22/10/2009, 14:47)
il solito grande articolo di Benzi...

 
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MikeluzzoSoaD
view post Posted on 22/10/2009, 15:11




Quoto in tutto e per tutto Benzi, perchè comunque è noto, che i Francesi ce l'hanno a morte con noi, ed inserire alcuni nomi scandalosi e non altri come Buffon e soci è davvero scandaloso!
 
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mik777
view post Posted on 22/10/2009, 20:35




Gourcuff tra i candidati :regna:
 
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4 replies since 21/10/2009, 23:03   57 views
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