Serie A - Passione e bel gioco, le armi di Conte
Il neo tecnico dell'Atalanta promette: "Vedrete giocare a calcio". Esonerato Gregucci, dopo quattro sconfitte di fila, a Bergamo arriva un altro debuttante di lusso della Serie A: "L'obiettivo è fare un campionato dignitoso, la gente deve venire allo stadio per vedere giocare al calcio"
Dopo esserci quasi arrivato attraverso il portone principale in estate, quando la Juve pensò a lui per il dopo Ranieri, Antonio Conte entra in serie A dalla porta di servizio. A tre mesi di distanza l'Atalanta gli offre la grande chance, dopo averlo a sua volta corteggiato senza esito: "Sono stato uno dei papabili alla panchina bianconera, ma ormai è storia. Adesso sono contento di accettare questa sfida con l'Atalanta" ha detto Conte.
Scusate il ritardo. Il presidente Alessandro Ruggeri l'ha chiamato domenica sera, dopo la figuraccia di Bari offrendogli un contratto annuale: "Gregucci sembrava la scelta giusta, ma non è stato così. Voglio comunque ringraziare lui e il suo staff. Abbiamo pensato a Conte e l'abbiamo contattato subito: lui non ci ha pensato due volte".
Archiviata la sfortunata parentesi Gregucci (quattro partite, quattro sconfitte), l'Atalanta riparte da un altro esordiente, seppur di lusso. "Vengo dalla serie B e rifarei la gavetta: mi è servita molto - ha risposto Conte a chi gli ha chiesto di Ciro Ferrara e Leonardo, debuttanti catapultati su panchine che contano -. Mercoledì sera mi emozionerò. La panchina mi fa questo effetto. Molto più di quando giocavo. Perché quando vedi che la squadra recepisce il tuo pensiero è una grande soddisfazione. Da parte mia c'é grande passione, so che posso fare bene".
. "Quella di Bari non è stata una partita" ha detto Ruggeri, e dunque Conte dovrà cercare di resuscitare l'Atalanta dopo una prestazione sconcertante. L'impressione è che molto cambierà: "Ho le mie idee e chiederò molto sacrificio. In questo mese proporrò diverse volte il doppio allenamento. Oggi ho diretto per la prima volta i ragazzi sul campo e ho avuto la conferma che il gruppo è buono".
Si ripartirà da Doni e dal 4-4-2, con il capitano in posizione più avanzata. "Doni é una punta e un giocatore importante: rappresenta un po' lo spirito di questa squadra. Ma posso contare anche su altri attaccanti, vedremo. Farò le mie scelte in maniera onesta, coerente, in base a quello che vedrò sul campo. Di sicuro non sono un semplice gestore: ho un sistema di gioco e ho bisogno di lavorare per applicarlo".
La parola d'ordine sarà il gioco sulle fasce, con il 4-4-2 pronto a trasformarsi in arrembante 4-2-4, come il suo Bari dell'anno scorso. Un progetto ambizioso: risollevare l'Atalanta e far divertire la gente. "Siamo a zero punti. L'obiettivo è fare un campionato dignitoso, come gli ultimi dell'Atalanta. La gente deve venire allo stadio per vedere giocare al calcio. Se riusciremo a far questo otterremo anche dei punti".
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