Moviola: rigori, espulsioni e off side, che caos!
Tagliavento azzecca solo l'espulsione di Criscito.
Il rigore per il Genoa e il rosso per Campagnaro non c'erano.
ROMA, 31 agosto - Ecco i principali casi di moviola della terza giornata di campionato. Ok Damato a Siena e Rosetti a Milano. Ma ci sono tanti errori...
GAVA (Atalanta-Sampdoria 0-1)Bellini stende Semioli: era rigore
E’ clamoroso l’errore di Gava nel primo tempo, quando nega alla Sampdoria un rigore netto: assist di Cassano per Semioli, Bellini si disinteressa completamente del pallone, allarga il braccio sinistro e va direttamente sul blucerchiato. In precedenza, aveva protestato l’Atalanta, quando un tiro di Doni era stato respinto da Gastaldello, forse con un braccio. Giusto annullare la rete di Acquafresca al 14’ della ripresa: quando Doni tira, l’attaccante è in off side davanti a Castellazzi che respinge. Se la cava Padoin, che simula un contatto in area di Gastaldello: andava ammonito.
MAZZOLENI (Bologna-Chievo 0-2)Bogdani in off side sullo 0-2
Mazzoleni si fida del suo assistente numero due (Riccardo Bianchi di Lucca) sul gol dello 0-2 del Chievo e sbaglia. L’azione, infatti, nasce con uno scambio fra Mantovani e Bogdani: sul primo passaggio, l’attaccante albanese è in fuorigioco, anche se è abile a rientrare e a servire Mantovani che crosserà per Pellissier. Involontario il fallo di mano di Yepes su cross di Mingazzini, è invece da rigore una trattenuta (non clamorosa ma c’è) di Ariatti su Zenoni sul finire di partita.
BANTI (Fiorentina-Cagliari 1-0)Marzoratti su Jovetic: era rigore
Anche qui, errore grave per l’arbitro Banti, internazionale dallo scorso primo gennaio. Nel recupero del primo tempo (risultato sullo 0-0) nega alla Fiorentina un rigore netto: Jovetic va via in velocità a Marzoratti, che non riesce a fermarlo, ci prova col braccio sinistro, poi gli frana addosso (e nonostante questo il montenegrino prova comunque a toccare il pallone). La Fiorentina aveva protestato anche ad inizio partita, ma la deviazione con la mano di Lopez appare involontaria. Protesta anche il Cagliari: il tiro di Cossu viene deviato da Gamberini con il braccio sinistro, che sembra raccolto al corpo. Curiosità: Marchetti riesce a tenere il pallone in mano per dodici secondi di fila....
ROSETTI (Inter-Parma 2-0)Thiago Motta, rischio-rosso
Pochi problemi per l’internazionale Rosetti, che arriva da un “difficile” Serbia-Francia per il Mondiale 2010 (un rigore, due espulsi, sette ammoniti). Giuste le ammonizioni per Vieira (su Biabiany), per Galloppa, rischia molto Thiago Motta quando quando, già ammonito, tocca Zaccardo che stava ripartendo. Dubbio un off side fischiato a Milito, inesistente (nella ripresa, sempre il guardalinee Calcagno) quello segnalato a Paloschi. Punizione di Thiago Motta, Mariga colpisce il pallone con la mano ma dopo averla toccata con la testa: involontario.
ROMEO (Palermo-Bari 1-1)De Vezze-mano, era penalty
Altro errore della domenica da circolare con il blu: al Palermo, infatti, manca un rigore, anche se si può discutere (la questione è la distanza). Tiro di Cavani, sulla traiettoria c’è De Vezze che ha il braccio destro largo e i piedi appena dentro l’area. Contatto sospetto Bonucci-Pastore: Romeo fa proseguire.
DAMATO (Siena-Roma 1-2)Gol di Mexes: due volte regolare
Regolare il gol dell’1-0: quando Calaiò serve Maccarone, quest’ultimo è tenuto in gioco da Mexes. E’ regolare anche la rete del pareggio della Roma: quando Pizarro serve Totti, quest’ultimo è tenuto in gioco da tre difensori del Siena. Il pallone arriva a Mexes che tira, davanti a Curci c’è De Rossi, tenuto però in gioco da Fini che è in basso ed ha seguito il capitano della Roma. Espulso Codrea per doppia ammonizione, il secondo fallo è da cartellino giallo (entrata diretta su Totti, non cattivo, ma senza poter prendere il pallone). Il Siena aveva protestato per un fallo di Cassetti su Calaiò, per i bianconeri da rigore: il fallo c’è, ma avviene fuori (che poi il giocatore senese cada in area non può trarre in inganno). Gomito largo di Terzi su De Rossi: non una gomitata, ma il gesto c’è.
BERGONZI (Udinese-Catania 4-2)Gomito di D’Agostino: era rigore
Bergonzi, all’esordio stagionale in campionato, continua a “bisticciare” con i rigori. Partiamo da quelli dati. Se quello assegnato al Catania è netto (Felipe stende Mascara, il direttore di gara di Genova prova a dare il vantaggio che Ricchiuti non concretizza), quello all’Udinese lascia aperto un bel dubbio (sottolineato anche da Nicchi): Potenza liscia il pallone, Floro Flores è già molto sbilanciato quando arriva il contatto (minimo) fra il tallone destro di Potenza e la coscia destra della punta bianconera. Ne manca, però, uno: punizione di Mascara, D’Agostino in barriera si gira ma contemporaneamente allarga il braccio sinistro e devia il pallone.
TAGLIAVENTO (Genoa-Napoli)Rigore dell’1-1: fallo di... Sculli
Pessimo arbitraggio di Tagliavento, che azzecca solo l’espulsione di Criscito, in ossequio al richiamo fatto da Collina alla vigilia della stagione ( «posso tollerare errori nella valutazione degli episodi, non le mancanze di rispetto non sanzionate» ): il rossoblù fa fallo su Maggio poi manda a quel paese (eufemismo) Tagliavento, sia a voce, sia con un gesto. Da quel momento, però, l’internazionale perde la bussola e riesce: a) a dare un rigore che non c’è al Genoa per un (non) fallo di Campagnaro su Sculli (è l’esatto contrario); b) a espellere Campagnaro (che non fa fallo); c) a graziare Contini (già ammonito, entra su Mesto, era da secondo giallo); d) ad dare un altro penalty al Genoa che si porta dietro tanti dubbi (Palacio va giù con molta disinvoltura, se c’è il contatto con Aronica espulso - è davvero veniale).
Edmondo Pinna / Corriere dello Sport