La Lazio conquista la Supercoppa
A Pechino Inter sconfitta per 2-1
Una Lazio cinica e spietata si impone a Pechino per 2-1 contro l'Inter, a larghi tratti padrona del gioco, e conquista la Supercoppa italiana. Biancocelesti in vantaggio al 17° del primo tempo con Matuzalem che beffa con un rimpallo Julio Cesar. Il raddoppio della Lazio arriva con capitan Rocchi, che due minuti più tardi, brucia in velocità Chivu e insacca con un pallonetto vincente. Inutile in casa nerazzurra il gol di Eto'o al minuto 78.
LA PARTITAL'Inter scudettata, superfavorita e con i nuovi acquisti Lucio, Thiago Motta, Milito ed Eto'o in campo dal primo minuto, contro una Lazio orfana dei tre pezzi migliori (Ledesma, Pandev e De Silvestri) e con l'ex dal dente avvelenato Cruz inizialmente in panchina. E'questo il leit-motive su cui vive la sfida per la conquista della Supercoppa italiana tra biancocelesti e nerazzurri. Pronti-via ed è l'Inter a fare la partita favorita anche dalle geometrie di Thiago Motta e Cambiasso in mezzo al campo e dal moto-perpetuo del mortifero duo offensivo formato da Eto'o e Milito. La Lazio, dal canto suo, aspetta sorniona i nerazzurri nella propria metà campo provando qualche sortita in contropiede con capitan Rocchi e con l'argentino Zarate che al 20° impegna severamente Julio Cesar con un gran sinistro dal limite dall'area. Passato lo spavento l'Inter riprende a macinare gioco sfruttando anche la crescente intesa offensiva tra Milito ed Eto'o, continua e costante spina nel fianco della difesa laziale. Proprio il camerunese al 31° smarca a centro area Muntari che, da due passi, calcia clamorosamente in curva a Muslera ormai battuto. Sei minuti più tardi e l'Inter sfiora nuovamente il vantaggio, ma sul colpo di testa di Lucio Muslera si traveste da Superman e devia in angolo. E così dopo 45 minuti di marca nerazzurra e con un Eto'o particolarmente mobile ed ispirato il signor Morganti manda tutti negli spogliatoi.
La ripresa si apre esattamente come si era concluso il primo tempo. Lazio abbottonata e Inter padrona del gioco. Al 54° tocca a Stankovic far venire i brividi a tutta la retroguardia biancoceleste, ma il suo sinistro, dopo un duetto volante con Eto'o, sibila di poco a lato del palo della porta difesa da Muslera. Al 56° è Eto'o a sfiorare il gol, ma, dopo aver saltato il portiere, il camerunese mette a lato da pochi passi. A questo punto sale in cattedra Milito che ci prova prima di sinistro e poi di destro, ma Muslera, migliore in campo in casa Lazio, gli dice ancora di no. Al 62° succede quello che non ti aspetti: punizione di Kolarov palla che arriva sui piedi di Matuzalem che vince il rimpallo con Julio Cesar in uscita disperata e di faccia fa 1-0 Lazio. Inter trafitta e biancocelsti in vantaggio a sorpresa. Due minuti più tardi e la Lazio raddoppia: lancio in verticale di Mauri, Rocchi brucia in velocità un disattento Chivu e con un pallonetto beffardo insacca alle spalle di Julio Cesar. Lazio in paradiso e Inter spedita all'inferno in meno di cinque minuti. A questo punto Mourinho si gioca la carta Balotelli, ma l'ancora di salvezza per i nerazzurri resta Eto'o. Erroraccio di Dabo che perde palla al limite dell'area, Balotelli serve Eto'o che di sinistro incenerisce Muslera e riapre la gara. Gli ultimi dieci minuti sono un assalto all'arma bianca dei nerazzurri, ma la difesa biancoceleste seppure con molti affanni regge l'urto. Il finale è gia scritto: festa Lazio che conquista il "primo titulo" e delusione tutta nerazzurra.
LE PAGELLEEto'o 7,5: dovrebbe essere il nerazzurro più indietro fisicamente, invece, è uno dei più in palla. Svaria da un fronte all'altro dell'attacco confondendo continuamente le idee a Siviglia e Diakite che non riescono mai a perdergli le adeguate contromisure. E' ispirato e si trova già a meraviglia con Milito. Ha cambiato casacca ma non ha perso il suo vizietto che tanto lo ha reso celebre e amato a Barcellona: fare gol.
Maicon 5,5: "Maciste", sarà forse per il gran caldo, non è il solito motorino infaticabile sulla fascia detsra in gardo di travolgere tutto ciò che si trovi sulla sua strada, avversari compresi. Kolarov lo contarsta a dovere e lui fatica più del previsto. Le scorie della Confederatiopn Cup si fanno ancora sentire
Stankovic 6,5: ci prova di destro, di sinistro, da fuori o con percussione martellanti. Ingaggia un duello personale con Muslera e con Eto'o regge l'intero reparto offensivo dei nerazzurri. Quantità e qualità a dosi industriali per il serbo. Peccato per l'inter che oggi non siano bastate
Zarate 5: il folletto biancoceleste si vede solo a sprazzi imbrigliato come è dai "cagnacci Lucio e Chivu". Sua la prima vera palla gol della partita, ma poco altro da parte di chi dovrebbe essere l'uomo in più in casa biancoceleste. Apatico e quasi svogliato è la brutta copia del genietto ammirato nella scorsa stagione.
Muslera 8: la retroguardia biancoceleste fa acqua da tutte le parti, ma l'estremo difensore uruguaiano, eroe nella conquista della Coppa Italia si erge a baluardo insuperabile anche a Pechino. Con i suoi guantoni fanno i conti Milito, Stankovic e Lucio. E quando "san Mulsera" non può nulla ci pensa Eto'o a graziarlo.
Rocchi 7: il capitano si vede nel momento del bisogno. E Rocchi risponde presente. Pochi i palloni giocabili e lui da buon re Mida li trasforma in oro. Delizioso il pallonetto con cui batte Julio Cesar per il 2-0 biancoceleste
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