Passo indietro Juve, a Verona è solo 0-0

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El Pistolero
view post Posted on 17/10/2011, 17:10




Nella settima giornata di Serie A i bianconeri non riescono a sfondare il fortino del Chievo e si accontentano di restare in vetta con l’Udinese a quota 12 punti: prestazione convincente solo in parte. FOTO AP/LA PRESSE

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Prova di maturità fallita almeno in parte per la Juventus, che nel pomeriggio della settima giornata di Serie A manca l’allungo e non va oltre lo 0-0 al Bentegodi contro un buon Chievo. La Vecchia Signora non conferma i progressi messi in mostra quindici giorni fa contro il Milan e fa un passo indietro, nonostante la conferma della formazione che ha schiantato il Diavolo. La classifica, però, sorride. La Vecchia Signora resta in vetta con 12 punti al pari con l’Udinese, anch’essa bloccata a Bergamo.

THEREAU TITOLARE, DEL PIERO IN PANCA - Mimmo Di Carlo conferma il tradizionale 4-3-1-2 con Sammarco a supporto di Pellissier e Thereau. In mediana c’è invece spazio per Bradley, schierato da interno destro. Soltanto panchina per Cruzado e Vacek, in ballottaggio sino all’ultimo minuto. Antonio Conte non tocca l’undici titolare che quindici giorni fa ha sconfitto il Milan (cosa mai fatta prima in stagione), un 4-5-1 nel quale non trovano spazio Matri e Del Piero, costretti a partire dalla panchina. Resta titolare Krasic, preferito a Giaccherini e schierato a destra con Pepe sulla corsia mancina. Chiellini confermato terzino sinistro.

PRIMO TEMPO BLOCCATO - Chievo e Juventus partono a mille, con i bianconeri che danno subito l’impressione di poter sfondare. Al 10’, però, Pellissier spaventa un insicuro Buffon su punizione e la squadra di Conte capisce di avere a che fare con un avversario molto tosto. I gialloblù iniziano a pressare su ogni palloni, impedendo agli ospiti di impostare come vogliono. Il più in difficoltà di tutti è Pirlo, che soffre tremendamente il francobollo Sammarco e non riesce ad attivare le manovre della Juventus. Ne nasce una partita vivace ma molto bloccata. Di tiri in porta non c’è neanche l’ombra. L’unico oltre alla punizione di Pellissier sarebbe di Thereau alla mezz’ora, ma l’arbitro lo ferma e lo ammonisce perché nell’avvio dell’azione aveva commesso fallo su Pirlo. Tutto il resto è noia.

PALO DI DEL PIERO, RIMPIANTI CHIEVO - La Juve parte benissimo nella ripresa, quando Marchisio sfiora il gol con un gran sinistro dai 20 metri. Il Chievo sembra essere in affanno e Conte decide di giocarsi la carta Giaccherini, inserito al 55’ al posto di un Krasic sempre più irriconoscibile. L’ex cesenate sembra poter dare il quid che mancava prima negli ultimi metri, ma è un fuoco di paglia. Giaccherini resta in campo soltanto 20’, venendo rimpiazzato da Estigarribia per problemi ai flessori della coscia sinistra. E gli unici sprazzi della Juventus arrivano da Del Piero, che al 70’ subentra a Marchisio e colpisce un palo di testa. I bianconeri premono tanto, ma non tirano mai. E i grandi rimpianti sono del Chievo. Che al 74’ protesta a ragione per un intervento in area di Chiellini su Pellissier e all’84’ si vedono negare un gol dello stesso capitano gialloblù per un salvataggio di Del Piero sulla linea. Finisce 0-0, il risultato in fondo più giusto. Non quello, però, che la Juventus avrebbe voluto in una giornata come questa.

CONTE NON CONVINCE, DI CARLO SORPRENDE – Quarto risultato utile consecutivo per il Chievo, che sale a 9 punti e ha subito soltanto una rete in 270’. Non convince invece Conte. Il 4-5-1 ha confermato i dubbi che aveva già suscitato contro il Milan, quando la Juventus dominò ma faticò tremendamente a pungere in area. Questa volta sarebbe stato più opportuno rischiare la carta Del Piero (il migliore degli attaccanti) dal 1’ o evitare un cambio banale come quello tra Giaccherini e il pari ruolo Estigarribia nel finale (perché è stato ignorato ancora Matri?). L’impressione è che Conte abbia perso un’occasione d’oro per portarsi a +2 sull’Udinese e staccare il Napoli di quattro lunghezze. Il “work in progress” continua. Quanto meno la difesa sembra ormai registrata grazie a un’altra prestazione eccellente di Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e soprattutto Barzagli.

Mattia FONTANA / Eurosport
 
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