Europei femminili - Italia sconfitta, niente finale per le azzurre

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El Pistolero
view post Posted on 1/10/2011, 19:40




L'Italvolley del ct Barbolini si ferma nelle semifinali degli Europei. Le azzurre si sono arrese per 3-0 (25-22, 25-22, 25-17) alla Germania di Guidetti, che vola così per la prima volta nella sua storia in finale

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Una controprestazione da un lato, la partita perfetta dall'altro. Se l'Italia esce dall'Europeo in semifinale, come accadeva ad Ankara 2003, c'è da mettere sul piatto della bilancia lacune e demeriti delle azzurre ma anche la crescita esponenziale della Germania del ct Guidetti, che a Belgrado riesce nell'impresa di centrare la sua prima finale della storia. Tedesche mai così in alto, azzurre (quasi) mai così in basso per capacità offensive e difensive. Dopo due titoli consecutivi (Charleroi 2007 e Lodz 2009) e l'argento di Zagabria 2005, le ragazze del volley falliscono l'ingresso nell'atto conclusivo della manifestazione continentale.

La Germania ha dominato in lungo e in largo, ed il 3-0 conclusivo (25-22, 25-22,25-17) è più eloquente di qualunque congettura tecnica. Solo nella fase iniziale del terzo parziale c'è stata davvero partita, ma più per la necessità delle tedesche di tirare il fiato che per la convinzione delle nostre di riaprire clamorosamente i giochi. Angelina Grun (due stagioni a Modena, cinque a Bergamo con un palmares lungo come un'autostrada) non lascia mai scampo al muro italiano, trovando sempre nuovi angoli in cui infilare il pallone e rendere un calvario la fase difensiva azzurra. Per lei 14 punti contro i 13 dell'altra assoluta protagonista del match, Margareta Kozuch, ex Sassuolo e Novara, un'iradiddio in banda con le sue mani forti e la grinta di un pistolero.

Zero note liete in casa azzurra, tanto che la top-scorer, Carolina Costagrande, a referto a quota 11, è proprio l'anello debole del sestetto azzurro, in cui funziona nulla, cabina di regia compresa. Che il pomeriggio sarebbe stato nero si presagiva dalla partenza ad handicap delle azzurre, un 9-4 che bruciava come un pugno in faccia e che le nostre, trascinate da Del Core, Piccinini e Gioli, riuscivano ad annullare sino al 18 pari. Sempre la Gioli lasciava aperta la speranza ma le tedesche non soffrivano del 'braccino' e chiudevano sul 25-22, uno score che si ripeteva anche al termine del secondo parziale, meno combattutto e più a senso unico per la Germania. Male la Costagrande, male la ricezione azzurra: l'unico sussulto, il 4-1 con cui le azzurre si riportano sotto (9-11) prima di mollare quasi del tutto. Terzo set con l'Italia che guida nel punteggio sempre di un paio di lunghezze sino al 14 pari: la Germania ritorna prepotente, le azzurre capiscono di non avere, almeno nell'occasione, le armi per ribattere e si arrendono per 25-17, subendo un parzialone di 11-3 che racconta alla perfezione la distanza, mentale e fisica, che c'è stata sul parquet serbo tra i due sestetti.

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