Spagna e Francia si giocheranno l'oro

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El Pistolero
view post Posted on 17/9/2011, 08:35




Un Juan Carlos Navarro da 35 punti trascina la Roja al successo sulla stoica Macedonia, mentre la Francia si aggrappa ancora a Parker e Batum per superare la Russia di Kirilenko. I galletti tornano così in finale dal lontano 1949

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SPAGNA-MACEDONIA 92-80 (26-18, 44-45; 71-62)

Juan Carlos Navarro si ferma a un solo punto dal suo record in Nazionale, 36 realizzati nel 2005 contro la Croazia: altri tempi, sì, ma classe rimasta immutata. Tra Spagna e Macedonia, sulla carta, non ci sarebbe partita, ma spesso il campo prova un particolare piacere nello stravolgere i pronostici più scontati: alla metà del terzo quarto il punteggio è ancora in perfetto equilibrio, e allora è necessario lo show dell'intramontabile capitano della Roja per indirizzare la squadra di Scariolo verso la finale.

Gli spagnoli cercano una prima fuga effimera in chiusura di primo quarto (26-18), quando l'atletismo di Ibaka e una tripla di Llull sulla sirena coronano un parziale di 9-0 in gran parte generato dai problemi di falli iniziali dei macedoni. Dokuzovski rispolvera allora la zona all'inizio del secondo periodo, e la Spagna va in bambola: un paio di accelerazioni di McCalebb e due piazzati di Damjan Stojanovski resuscitano la Macedonia dal -10 al +1 (31-32), poi la Roja torna ad appoggiarsi con continuità sui due Gasol, e i ribaltamenti di lato costruiscono triple facili per Navarro, Calderon e un nuovo +5. Ma i macedoni resistono, trasformandosi da squadra brutta e prettamente difensiva, a fomazione esplosiva anche nella metacampo avversaria: prima McCalebb, poi una tripla di Antic, e poi ancora Ilievski, che in carpiato fissa il mini-vantaggio sul 44-45 all'intervallo lungo. Statistica incredibile: la Macedonia tiene testa alla Spagna giocando con le sue stesse armi, e un favoloso 70% da due.

Il sogno macedone prosegue anche in avvio di terzo quarto, quando una schiacciata di Antic in contropiede firma il +3 (48-51): anche Scariolo è costretto a ricorrere alla zona per porre un freno alle impazzate di McCalebb (25 punti) ma, più che dalla difesa, viene salvato dalle magie di Navarro in attacco: come già successo con la Slovenia, il capitano spagnolo va letteralmente on-fire e bombarda la retina a ripetizione (35 punti, 13/23 dal campo), comprese tre bombe consecutive (una delle quali incredibile in terzo tempo sullo scadere della sirena dei 24") per il 71-62 all'ultimo mini-riposo.

La stanchezza comincia a pesare sulle gambe di McCalebb e Ilievski (in campo per 40'), e mentre la qualità offensiva della Macedonia cala con l'appannamento dei due leader, la freschezza di Ibaka dalla panchina porta la Roja a un vantaggio in doppia cifra. Dokuzovski ricorre ancora alla zona, ma la mobilità ridotta delle guardie genera facili ricezioni in vernice, dove i due Gasol fanno valere i muscoli sull'accoppiata Antic-Samardziski (82-70 al 36'). L'ultima fiammata di McCalebb riporta la Macedonia a -8, ma è ancora Navarro ad ammazzare definitivamente la partita con un canestro in uscita dai blocchi dallo spigolo e una penetrazione mancina nel traffico. Capitano vero.

SPAGNA: P. Gasol 22, Fernandez 2, Navarro 35, M. Gasol 11, Calderon 3; Rubio 5, Llull 3, Ibaka 11. N.e.: Reyes, Claver, San Emeterio, Sada. All.: Scariolo.

MACEDONIA: Ilievski 15, McCalebb 25, V. Stojanovski 3, Antic 17, Samardziski 12; Sokolov 0, D. Stojanovski 3, Chekovski 2. N.e.: Mirakovski, Simonovski, Dimcevski, Gechevski. All.: Dokuzovski.

FRANCIA-RUSSIA 79-71 (17-16, 39-34; 55-47)

Per ritrovare la Francia in finale agli Europei bisogna risalire indietro negli annali fino al lontanissimo 1949: altri tempi e altra pallacanestro, come conferma anche il fatto che quel torneo si tenne al Cairo, in Egitto, e che, delle sole 8 squadre partecipanti, soltanto 5 erano europee, con Libano e Siria a colmare i buchi per le tante defezioni dovute alla scomodità della location. "Ora, o mai più" è stato il motto che ha segnato l'avventura transalpina in Lituania, un motivetto già sentito nell'ultimo decennio, puntualmente sconfessato da una lunga serie di fallimenti che avevano gettato un'ombra di "maledizione" su Collett e, soprattutto, su Tony Parker. Il playmaker degli Spurs si rivela invece ancora una volta decisivo in coppia con Nicolas Batum, come già successo ieri contro la Grecia: 22 per Parker, compresi i due jump-shot che ammazzano la partita nel finale, e 19 con 7 rimbalzi e 4 assist per il tuttofare dei Blazers, puntuale con le sue triple e i suoi voli sopra il ferro a salvare la squadra nei momenti peggiori.

Collett comincia con il quintettone per arginare la fisicità della Russia, schierando Diaw da ala piccola e Pietrus di fianco a Noah sotto il tabellone: è però Parker l'uomo in più della Francia, e sono le sue penetrazioni a costringere Blatt a ricorrere presto alla zona (17-16 al termine del primo quarto con 9 punti del playmaker degli Spurs). La Russia soffre un momento di sterilità offensiva all'inizio del secondo periodo, ma la Francia non riesce ad approfittarne, anzi: una bomba di Monya corona un parziale di 7-2 che permette alla formazione di Blatt di rimettere la testa avanti (26-27 al 16'). Come contro la Grecia, è De Colo, dalla panchina, a tenere i transalpini in vita: il play del Valencia segna 5 punti consecutivi per arginare l'emorragia e sono poi due triple di Batum e Parker per il +8 (39-31) nel finale di quarto.

La reazione russa passa attraverso il corpaccione di Mozgov che, quando viene cercato in attacco, si ricorda di essere un grandissimo intimidatore anche sotto il proprio canestro: la squadra di Blatt impatta a quota 40 con un controparziale di 9-0 ma spreca poi per due volte il possesso del sorpasso. La Francia non perdona e, complici anche i problemi di falli di Kirilenko, riallunga con due bombe di Batum e il lavoro sporco di Noah e Traoré in vernice: 10-2 di parziale per chiudere il quarto sul +8, 55-47.

La Russia prova ancora la zona in apertura di quarto periodo, ma il semigancio mancino di Traoré è un martello che punisce con continuità: la Francia tocca anche il +12, prima che un parziale di 6-0 suggellato da una tripla di Monya riaccenda l'incontro. Si prosegue a folate: Batum schiaccia con il fallo, Parker spara una bomba impiccata per il nuovo +10 (69-59 al 35'), ma la Russia replica ancora con le ultime cartucce di Kirilenko (69-64 con tripla di AK47). Nel finale è palla in mano a Parker e blocco sul palleggiatore: il pane per Tony, che buca per due volte la difesa russa in penetrazione e si arresta dalla media distanza facendo frusciare la retina: la Francia resta in corsa per l'oro.

FRANCIA - Noah 7, Batum 19, Parker 22, Pietrus 4, Diaw 6; Kahudi 2, Traoré 8, De Colo 9, Gelabale 2. N.e.: Albicy, Seraphin, Tchicamboud. All.: Collett.

RUSSIA - Mozgov 12, Bykov 7, Monya 8, Khryapa 9, Kirilenko 21; Vorontsevich 0, Fridzon 3, Shved 7, Antonov 4, Ponkrashov 0. N.e.: Shabalkin, Khvostov. All. Blatt.

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