Sprazzi di azzurro, l'Europeo non attende

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El Pistolero
view post Posted on 6/9/2011, 22:05




In una partita faticosa e giocata in modo un po' discontinuo, l'Italia batte la Slovenia grazie a un gol di Pazzini e trova con largo anticipo la qualificazione all'Europeo di Polonia e Ucraina

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Non è un capitolo del libro "Cuore" (chissà se Balotelli l'ha letto…), ma tutto sommato è un bel racconto di narrativa questo dell'Italia di Prandelli che soffre, diverte, si complica la vita e finisce per avvicinarsi sempre di più all'immagine che sembra quella del nostro paese. Che, pur arrancando, nonostante tutto va avanti.

L'Italia va avanti nonostante il Sud Africa, nonostante le epurazioni che risentono di un ricambio generazionale tardivo e incompleto e le mille difficoltà di un calcio nazionale che fatica a riorganizzare la sua immagine non da ieri, e nemmeno dal Mondiale vinto in Germania. Quindi prendiamo, e portiamo a casa questa striminzita vittoria con lo Slovenia che vale un Europeo.

L'Italia del primo tempo piace, e crea molto: ma soprattutto offre meno pause rispetto a quella vista a Torshavn e si dimostra molto autorevole fin dall'inizio, pur giocando un po' a sprazzi. Sono gli sprazzi che Balzaretti garantisce sulla sinistra, con dinamismi sicuramente efficaci ma dettati soprattutto da una condizione fisica già eccellente; ma anche quelli offerti da De Rossi, che interagisce bene con Pirlo e Montolivo in un gioco di incastri piuttosto puntuale. Piace anche Cassano che mette davanti alla porta un paio di volte Rossi e un'altra, con un delizioso scavetto, Thiago Motta che si ritrova a dover ragionare e calciare in un lampo. Non la sua specialità, soprattutto davanti alla porta avversaria. Cassano, che Firenze avrebbe disperatamente voluto, si fa rimpiangere con qualche invenzione, un paio di accelerazioni e una meraviglioso assist su impercettibile movimento di Rossi, più abile nel farsi trovare che nel concludere.

Cassani, che invece a Firenze vedranno, non si vede quasi mai nel primo tempo. Ma è una evidenza di più di quanto l'Italia sia una squadra costretta a fare i conti con una condizione fisica ancora approssimativa: un gioco che più che a 'macchia di leopardo' è caratterizzato da un vuoto pneumatico a destra, dove Cassani non riesce mai a penetrare, e dallo straripante Balzaretti che catalizza quasi tutto il gioco sulla sinistra.

La Slovenia? C'è: ma sempre e comunque su qualche incertezza della nostra linea mediana. Gli sloveni sono molto abili a proporsi con Vrsic, che impegna Buffon con un tiro centrale dopo gli azzurri avevano perso palla, e alla fine dei primi 45' quando il portiere azzurro viene chiamato a un'altra parata su conclusione di Koren.

Prandelli concede una seconda chance a Cassani e Rossi, ma fin dall'inizio del secondo tempo sostituisce Thiago Motta con Marchisio: traduzione tattica, letterale e chiara, di "prendiamoci il gioco e acceleriamo, per quanto possiamo". In realtà Marchisio fatica molto a entrare in partita anche perché è tutto il centrocampo a giocare con minore intensità. Accelera invece Cassano, ma verso la panchina. Dopo 15' di una ripresa appena percettibile e un paio di errori, FantAntonio si accomoda in panca senza capricci e l'ingresso di Pazzini lascia intuire il colpo di teatro di Prandelli: l'ingresso di Balotelli, invocato a gran voce anche dal pubblico di Firenze. In realtà Balotelli si invocherebbe da solo, perché l'Italia diventa paurosamente simile a quella del secondo tempo di Torshavn, macchinosa e lenta, ma soprattutto inutilmente chiusa su fasce dove Balzaretti ha esaurito il gas e Cassani continua a non trovare spazio.

Gli azzurri, tuttavia, hanno tre clamorose occasioni per passare: a distanza di pochi secondo l'uno dall'altro De Rossi (due volte) e Rossi, con una bella volée su centro di Pazzini, sfiorano il gol. Con un centrocampo ormai sfilacciato e poca concretezza occorre proprio un bel colpo di scena. Servito alla mezz'ora della ripresa, Balotelli viene accolto da un autentico boato e installato a sinistra, in una sorta di 4-3-3.

E il suo ingresso è un bell'energetico anche perché Mario ci mette buona volontà nel farsi presente tanto nel chiudere quanto nel ripartire: tuttavia occorre un rimpallo, e quel po' di fortuna mancata forse fin qui, per consentire a Pazzini di scaraventare in rete il pallone più importante di queste qualificazioni su un lancio di Marchisio sporcato e ripulito dall'attaccante dell'Inter in un furioso corpo a corpo con Suler.

Balotelli finisce in crescendo, sfiorando il gol su azione personale e con una gran conclusione: applausi a scena aperta per lui e per la squadra. L'Italia va avanti… nonostante tutto. Accontentiamoci, va…

Max VIGANO' / Eurosport
 
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œrberø™
view post Posted on 6/9/2011, 23:39




mai accontentarsi!! meno male comunque che abbiamo vinto, con questa squadra finalmente possiamo aspirare a fare qualcosa di bene.. chi di voi ha visto la partita?
 
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dibi7
view post Posted on 7/9/2011, 09:06




quando entrato balotelli non c'è stata partita, e un fenomeno... basta che mettete la testa a posto... :mazzate:
 
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2 replies since 6/9/2011, 22:05   17 views
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