Sic "Basta, Pedrosa mi ha rotto i m..."

Il pilota romagnolo reagisce dopo la mancata stretta di mano per riappacificarsi in seguito all'incidente in cui il catalano si ruppe la clavicola. Simoncelli racconta anche ciò che gli è accaduto con la moto

LA VALUTAZIONE DELLA GARA - Dopo diverse cadute, Marco Simoncelli riesce finalmente a chiudere un Gran Premio in buona posizione. Il pilota del Team Gresini arriva quinto al GP d'Italia, anche se non è ugualmente contento. "Sapevo che sarebbe stata una gara dura - dice - Già nelle qualifiche avevo visto che eravamo in cinque che ce la potevamo giocare. Potevo fare da primo a quinto, purtroppo ho fatto quinto, ma con il caldo facevo fatica, avevo meno grip dietro. Pensavo di prendere Lorenzo e Dovizioso: recuperavo su tutta la pista ma all'ultima curva loro la interpretavano meglio e tutto quello che guadagnavo in giro per la pista lo perdevo lì. Poi ho giocato con Spies, ci siamo superato quattro-cinque volte poi lui mia ha passato all'ultimo giro. Ma io la considero una buona gara, un punto di partenza".

I GUAI MECCANICI - All'inizio Sic si è trovato a dover spingere la moto, perché gli si è spenta in griglia. "In partenza ho sfiorato la leva del cambio mi è entrata la marcia e si è spenta la moto - racconta - Per fortuna sono riuscito a rimetterla in moto, ma alla prima curva in scalata non mi entrava la seconda e ho perso sei-sette decimi. Non sono stato incisivo, ho perso dai primi ma sarebbe stato un peccato cadere al primo giro. Sono un po' deluso ma la considero un punto di partenza, Dalla prossima gara cercherò di partire meglio anche al primo giro".

LA DISPUTA CON PEDROSA, CHE "HA ROTTO I M..." - Infine il pilota romagnolo si spazientisce quando fanno riferimento alla stretta di mano che Daniel Pedrosa gli ha negato dopo l'incidente che ha messo il catalano fuori causa; parla anche del suo manager, Alberto Puig, e della loro intenzione di coinvolgere i responsabili della sicurezza sempre in merito a quell'episodio. "Pedrosa mi ha rotto i maroni - afferma - Lui è stato a casa e forse non si è accorto che è passato un mese e mezzo o due da quesi fatti. E' stato detto tutto. Io ho detto quello che penso di lui. Io mi sono rotto di lui ed anche la gente a casa. E comunque meglio avere l'aria nel cervello che qualcos'altro". Divertente la replica di Lucchinelli in studio: "Forse tu avrai anche poco cervello, ma devi dirgli che loro, quando distribuivano i cervelli, sono arrivati tardi!".

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