Tour de France - Subito il timbro di Gilbert: maglia gialla!

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"El Negro"
view post Posted on 2/7/2011, 23:52




Il campione del Belgio vince la prima tappa del Tour de France davanti a Cadel Evans e Thor Hushovd. Spettacolare azione nel finale di Gilbert che riprende Cancellara nell'ultimo km e se ne va da solo: il corridore belga è la prima maglia gialla della corsa francese. Contador arriva a 1'20''...

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E’ in una condizione strepitosa, in una forma incredibile ed è straordinaria la potenza che riesce a esprimere in arrivi come questi. Philippe Gilbert è un fuoriclasse, uno che vince quando è dato da tutti come favorito d’obbligo, che riesce a staccare Cancellara anche quando questi gli parte in faccia come una moto, e che è in grado poi di resistere al ritorno di un Cadel Evans raramente lo si è visto così in forma a inizio Tour de France. E’ il campione del Belgio, il Re delle Classiche (quest’anno ha fatto la tripletta sulle Ardenne), la prima maglia gialla della 98esima edizione del Tour de France. Ed è giusto così.

La prima tappa della Grande Boucle, non una cronometro a squadre o un prologo di benvenuto come siamo stati abituati a commentare nel corso degli ultimi anni, vede invece una frazione vera, lunga (191km), e difficilmente pronosticabile alla vigilia. Il finale è in salita, con gli ultimi 2.2 km al 4.7%: non propriamente il terreno ideale per le ruote veloci.

Pronti via e partono in tre: sono due francesi, Roy (FdJ) e Quemener (Europcar), e un olandese, Westra (Vacansoleil). Gli attaccanti se ne vanno subito dopo il via ufficiale della corsa dato alle 12.57 a Passage du Gois, in Vandea, con il gruppo che nella prima parte lascia fare. Davanti si piazza l’Omega Pharma Lotto, ma l’andatura è quella di chi vuole semplicemente tenere lì i fuggitivi per poi riprenderli nel finale. Gilbert vuole provarci, lo sanno tutti, e i suoi compagni non vogliono che la fuga prenda troppo margine.

I battistrada arrivano anche ad avere 6'20'' di vantaggio sul gruppo, ma rapidamente gli Omega Pharma Lotto e i Garmin Cervélo si riportano sotto, limando sempre più il distacco fino ad azzerarlo quando all’arrivo mancano 18 km. Ai 10 dal traguardo c’è una caduta nella pancia del gruppo: un corridore dell’Astana, per la verità molto distratto, sbatte contro uno spettatore a bordo strada e provoca uno scivolone di una ventina di corridori. Il gruppo si spezza in due tronconi, nel secondo ci sono Alberto Contador e Samuel Sanchez, che provano a rientrare, ma che all’arrivo accuseranno 1’20’’ dal vincitore di giornata.

Meglio così, dirà qualcuno, così il Tour diventa già da adesso molto più avvincente con Contador costretto a recuperare oltre un minuto ai suoi diretti avversari. Davanti la corsa intanto prosegue: il primo a muoversi è Silin (Katusha), quindi ci prova Vinokourov, ma l’attacco del kazako dell’Astana non fa male. A 800 metri dall’arrivo prova a partire Cancellara, che fa il vuoto ma che poi si pianta una volta ripreso e superato da un devastante Philippe Gilbert. Il campione del Belgio fiuta il pericolo, si riporta velocemente sullo svizzero, lo guarda e lo "saluta": si gira due volte, Gilbert, giusto per essere sicuro di avere il tempo di prendere il tricolore belga che ha sul petto e di baciarlo guardando le telecamere. C’è tempo, dietro non arriva nessuno: la prima maglia gialla di questo Tour è sua. Alle sue spalle - con tre secondi di ritardo - c'è un bravissimo Cadel Evans, quindi Hushovd e via via tutti gli altri. Dei velocisti, quelli veri, neanche l'ombra. Ma questa era una tappa per Gilbert: su arrivi del genere non ce n'è per nessuno.

Andrea TABACCO / Eurosport
 
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