Wimbledon - Sharapova-Kvitova: la finale delle 'ova'

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"El Negro"
view post Posted on 1/7/2011, 06:08




La siberiana batte la Lisicki per 6-4, 6-3, la ceca, invece, la Azarenka per 6-1, 3-6, 6-2. Per la Kvitova si tratta della sua prima finale slam in carriera, mentre Masha torna a giocare l'ultimo atto di Wimbledon dopo la vittoria di sette anni fa

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MARIA SHARAPOVA b. SABINE LISICKI 6-4 6-3

La favola di Sabine Lisicki si infrange contro il muro siberiano eretto da Maria Sharapova. La tedesca, in tabellone grazie ad una wild card, si arrende, infatti, alla russa che, pur non convincendo in totto, soprattutto al servizio dov'è apparsa piuttosto titubante e fallosa in più occasioni. Ma la maggiore esperienza e il maggior sangue freddo nei momenti importanti alla fine hanno fatto la differenza e jhanno permesso a Masha di raggiungere l'ultimo atto di Wimbledon. Eppure era partita male l'ex numero 1 del mondo che si era ritrovata sotto immediatamente 3-0. Brava a reagire, alzando il ritmo e trovano più incisività al servizio che, comunque, rimane il suo punto debole nel corso del match, tant'è che a fine partita i doppi falli ammonteranno a 13. Brava a crederci e a sfruttare le debolezze dell'avversaria che sul 4-4 subisce il break e finisce per perdere il parziale per 6-4.

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La Lisicki viene a mancare nei momenti decisivi e la troppa tensione, l'eccessiva emozione per un palcoscenico importante, la fanno crollare nel secondo parziale dove, comunque, la tedesca non vuole arrendersi ma prova in ogni modo a riequilibrare il match e a restarvi attaccata giocandosela su ogni punto. Perde il servizio a inizio secondo parziale e in breve è lei a trovarsi sotto 3-0. Nel quarto gioco si procura, però, due palle del controbreak che sfrutta nel migliore dei modi, strappando a sua volta il servizio all'avversaria. Ma non ne approfitta per accorciare ulteriormente perchè Masha la castiga nel game successivo, strappandole la battuta e in breve salendo sul 5-1. Il sesto è un gioco complicatissimo per la siberiana che riesce a salvarlo, annullando anche una palla break. Ma sul 5-2 la Lisicki piazza nuovamente il break. La sindrome del braccino s'impossessa di Masha che perde il servizio nell'ottavo game, ma lo strappa all'avversaria in quello successivo che si rivelerà decisivo. L'ex numero 1 del mondo chiude 6-3 il secondo parziale e strappa il pass per la finale, una finale che a WImbledon mancava da sette anni quando la siberiana conquistò il trono. Si tratta della terza finale della stagione per Maria che sembra aver ormai superato i problemi alla spalla. Il circuito ritrova una campionessa e ne guadagna una seconda: Sabine Lisicki. Entrata in tabellone tramite una wild card, ha ottenuto, tra gli altri, gli scalpi della regina del Roland Garros Na Li e di Marion Bartoli. Niente male per la numero 62 del mondo che da lunedì rientrerà nelle prime 30 e potrebbe avvicinarsi al suo best ranking. In futuro può fare bene, le altre sono avvisate.

PETRA KVITOVA b. VICTORIA AZARENKA 6-1 3-6 6-2

Tra Masha e il suo quarto slam, però, ci sarà la ceca Petra Kvitova, numero 8 del seeding che in tre set si libera della bielorussa Victoria Azarenka in maniera piuttosto convincente, almeno nel primo e nel terzo set, dove la superiorità della Kvitova è imbarazzante. IIl suo gioco è sicuramente più adattabile all'erba di quanto non lo sia quello della Azarenka che, comunque, oggi avrebbe potuto fare qualcosa in più. Troppo aggressiva la Kvitova, quanto passiva la bielorussa che nel primo parziale dopo essersi procurata una palla break ma senza concretizzarla nel game d'apertura, subisce il gioco della ceca e cede di schianto per 6-1 dopo appena 27 minuti. La situazione però si capovolge nella seconda frazione dove la Kvitova è molto meno incisiva al servizio e accusa un calo notevole. Ne approfitta Vika che sale 3-0 e spreca le chance del 4-0 e del 5-1. Poco importa, chiude 6-3 il set trascinando l'avversaria al terzo.

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E a quel punto la sensazione è che la prima che molla e che subisce il break sia anche quella che perderà l'incontro. Così è: la mancina della repubblica ceca parte alla grande, ricomincia a macinare gioco e punti, soprattutto con il servizio e ritrova aggressività con la risposta. Dallo 0-0 al 4-1 il passo è breve, così come la resa della Azarenka che sotto 5-2, ormai rassegnata, prova una debole resistenza annullando un match point. La Kvitova se ne procura immediatamente un secondo: è quello buono! Il doppio fallo della bielorussa consegna alla tennista ceca il pass per l'ultimo atto dello slam londinese, il primo della sua carriera. Finale meritata per Petra, protagonista di un grande torneo e, soprattutto, in ottima forma. La Sharapova è avvertita.

Una curiosità: dopo 25 anni, dai tempi di Navratilova-Mandlikova, due "ova" si giocheranno la finale di Wimbledon. Vinca la migliore!

Lorenza Teti / Eurosport
 
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