Flavia cede 9-7 al terzo dopo essere stata sul 4-3 e servizio a favore. Nel proseguimento nel match di ieri, la Schiavone si conquista due occasioni per servire per il match in una terza partita infinita, persa per 11-9
Quanti rimpianti per Flavia Pennetta, giunta a un passo dalla vittoria contro la nona testa di serie del torneo, la francese Marion Bartoli, e poi costretta ad alzare bandiera bianca al termine di una partita di grande intensità, a tratti drammatica per l’alternarsi di occasioni sfruttate e mancate da ambo le parti.
5-7 6-4 9-7 il punteggio che condanna la brindisina, arrivata a Wimbledon con tanti punti interrogativi per via delle sue non eccelse condizioni di forma, eppure protagonista oggi di una prestazione molto convincente perché dall’altra parte della rete la francese – esagitata come al suo solito nel provare i colpi a vuoto tra un punto e l’altro – non è stata in vena di regali.
Chissà come sarebbe andata a finire se sul 7-7 Flavia non avesse sciaguratamente affossato a rete un punto che sembrava già fatto e che l’avrebbe portata alla palla break. Ma ancor prima, la numero 2 d’Italia può recriminare per non aver chiuso il match sul 5-3 del terzo set, e poi ancora sul 5-4 e servizio. Alla fine, è stata la prima a cedere, peraltro nel modo peggiore, chiudendo con un doppio fallo. Agli ottavi di finale la Bartoli se la vedrà con Serena Williams, che non ha sudato molto per eliminare Maria Kirilenko (6-3 6-2).
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E le brutte notizie non sono finite qui... Dopo il match di Flavia Pennetta, era in programma sullo stesso campo il proseguimento della partita tra Francesca Schiavone e l'austriaca Tamira Paszek. Si ripartiva dalla situazione di un set pari (il primo vinto da Francesca per 6-3, il secondo per 6-4 dalla sua avversaria) e dal 3-2 in favore della Paszek, senza break, prima dell'interruzione di ieri per la pioggia. L'inizio, o meglio il "ri-inizio", è piuttosto complicato per la finalista del Roland Garros: la Leonessa fatica molto con la prima di servizio e la sua rivale riesce sempre a trovare ritmi molto alti nello scambio che le impediscono di giostrare a proprio piacimento. Arriva così il break per il 4-2 dell'austriaca, che potrebbe suonare come una resa per la Schiavone, brava invece a reagire e a prendersi la rivincita nel gioco immediatamente successivo. Sul 6-5 in proprio favore e servizio di Francesca, la Paszek va sul 30-0, ossia a due punti dal match, ma la Schiavone ritrova i suoi colpi più efficaci e infila tre punti decisivi che significano 6-6.
Il destino offre anche a Francesca la possibile chiave di volta del match e al 15° gioco, sul 7-7, la milanese concretizza la quinta palla break, il che le offre l'opportunità di andare a servire per il match. Incredibilmente, la Schiavone va nel pallone e, con due errori gratuiti ed un doppio fallo, regala il controbreak alla Paszek. La stanchezza inizia a farsi sentire da ambo le parti e l'azzurra reagisce alla grandissima, compiendo il suo terzo break nel set e si porta sul 9-8: altra chance per chiudere ma la Paszek restituisce lo scherzetto tenendo la nostra tennista a zero. E' la svolta: sul proprio turno di battuta, la Paszek non concede occasioni a Francesca e al game n° 20 il primo match point dell'austriaca è fatale. Il rovescio in allungo della Leonessa è largo e la migliore tennista italiana deve incassare un'altra delusione cocente sull'erba di Londra, dopo l'eliminazione al primo turno nella passata edizione.
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