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| Under, quattro gol ai danesi Brillano Balotelli e Acquafresca
Nell'ultimo test prima del debutto nell'Europeo contro la Serbia, la Nazionale di Casiraghi vince facile contro i più giovani padroni di casa. In gol Balotelli su punizione, poi fissano il 4-0 finale Acquafresca, Dessena e Ranocchia FARUM (Danimarca), 9 giugno 2009 Nel nome di Balotelli e Acquafresca. Un’Italia vera e matura - anche perché di due anni più grande dell’avversario - schianta 4-0 (di Dessena e Ranocchia le altre reti) la Danimarca sotto la fredda pioggia di Farum (9 gradi) nell’ultimo test prima del durissimo esordio di martedì prossimo contro la Serbia nell’Europeo svedese.
ATTACCANTI BRILLANTI Brillano i due attaccanti gioiello, ma tutta l’Italia convince. Casiraghi insiste con un 4-3-2-1 reso molto flessibile proprio dagli interpreti offensivi. Acquafresca parte centrale, con Balotelli a destra e Giovinco a sinistra, ma spesso lo juventino si accentra nel ruolo di trequartista e Mario sale a fare la seconda punta. Ai giovani danesi (è l’Under del futuro, che giocherà in casa l’Europeo 2011) gira subito la testa. Al 13’ Balotelli telecomanda nell’angolino una punizione dal limite e al 22’ costringe al miracolo Lossl, sulla cui respinta Acquafresca insacca di destro. Nel mezzo Consigli ipnotizza Povlsen, imbeccato da Agger, e poi si ripeterà sul sinistro dello stesso fratellino del difensore del Liverpool. Le due uniche concessioni di una difesa poco sollecitata, anche perché ben protetta dal trio Marchisio, Cigarini, De Ceglie, molto stretti al centro anche per permettere le volate sulla fascia di Motta e Criscito.
CAMBI NELLA RIPRESA Il match inevitabilmente nella ripresa si sgonfia come un soufflé venuto male a causa della girandola di sostituzioni (otto soltanto nell’intervallo) voluta da Casiraghi. Al 2’, sull’asse Pisano-Giovinco, arriva comunque il terzo gol azzurro con Dessena che salta Lossl e deposita di destro. Spezzone di gara utile lo stesso al ct per capire che può davvero fare affidamento su tutti e 22 i ragazzi (al gelo in panchina resta solo il terzo portiere Seculin). Paloschi, che pure si mangia un gol scivolando sul più bello si conferma animale d’area, Cerci e Abate (provato soprattutto come trequartista malgrado le sue accelerazioni saranno più preziose in fascia) all’occorrenza sono esterni che poche altre squadre hanno.
POLI INTRAPRENDENTE Bene anche i centrocampisti, compreso il giovanissimo Poli, intraprendente malgrado sia costretto a fare il terzino sinistro. Brava a non congelarsi la difesa, con Ranocchia che nel finale va a trovare gloria grazie alla paperissima di Lossl. Un poker beneagurante, ma martedì contro la Serbia sarà tutta un’altra musica. (gazzetta.it)
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